"Fare previsioni è difficile. Soprattutto se riguardano il futuro."
(Niels Bohr, premio Nobel per la fisica)

martedì 1 febbraio 2011

SanDisk punita dal mercato – analisi dei dati dell’ultima trimestrale

Lo scorso venerdì 28 gennaio, dopo l’anticipazione dei dati sull’ultimo trimestre del 2010,  il titolo della società SanDisk (SNDK) è stato punito fortemente dal mercato con un ribasso di quasi il 9% in una sola seduta.
Ho preparato “al volo” una check list che riassume i principali dati rilevati nell’ultimo trimestre, evidenziando le variazioni rispetto al trimestre precedente e sugli ultimi 12 mesi .
Nota: per gli EPS ho indicato il dato Non-Gaap che in questo caso considero più conservativo poichè non tiene conto di benefici fiscali straordinari.
Sui 12 mesi i dati sono molto positivi: fatturato in crescita del 35%, gross margin di tutto rispetto, al 47% ed in crescita. Free cash flow ampiamente positivo ed in aumento rispetto allo stesso periodo del 2009 e FCF yeld, quasi al 12%, confermano che l’azienda è in grado di generare flussi di cassa elevati.
Delude invece il dato sugli Account Receivables (i crediti) che crescono di quasi il 57% a fronte di un incremento inferiore del fatturato (35%).

Dal confronto con il trimestre precedente (Q3 2010) ne esce invece un quadro a tinte più “fosche”, con un evidente rallentamento della crescita.
Bene il fatturato in salita del 7%. Deludono invece tutti gli altri indici.

Interessante a mio avviso concentrare l’attenzione su due dati in particolare: il Gross Margin e la variazione degli Account Receivables.
I titoli del settore “data storage” (vedi anche Seagate e Western Digital) sono particolarmente sensibili alle dinamiche domanda-offerta e soprattutto all’andamento dei prezzi del prodotto sul mercato. E’ infatti un settore sicuramente in crescita (legato al trend dei Tablet, smartphone, ecc…nel caso delle SSD), ma molto competitivo e ogni pressione sui prezzi influenza sensibilmente i conti economici delle aziende produttrici.
Gli stessi vertici di SanDisk hanno comunicato che nell’ultimo trimestre 2010 il prezzo medio per Gigabyte delle unità di memoria ha segnato un -15% rispetto al trimestre precedente ed un -30% su base annuale (!!).
Da qui la discesa del gross margin, pari al 43,4% nell’ultimo trimestre, contro un 52% del trimestre precedente e le stime degli analisti che si aspettavano un margine del 45,2%.

In secondo luogo gli Account Receivables, ovvero i “nostri” crediti verso clienti.
E’ un parametro su cui pongo grande attenzione poiché rientra tra quei segnali di allarme che è bene monitorare tra le pieghe dei bilanci (in questo caso il cash flow statement).
Infatti un aumento dei crediti superiore all’aumento del fatturato (ovviamente nello stesso periodo) può essere sintomo di due situazioni negative: in entrambi i casi l’azienda ha l’obiettivo di incrementare il dato sul fatturato in un determinato periodo e, per fare questo, può concedere ai clienti dilazioni di pagamento troppo “generose” (da cui l’aumento dei crediti più che proporzionale rispetto al fatturato) oppure “gonfiare” il fatturato anticipando le vendite (che in realtà vanno ad aumentare i crediti e non la “cassa”).
Nel caso di SanDisk un articolo pubblicato su Motley Fool rileva un aumento di circa il 27%, mentre le mie analisi evidenziano un aumento degli Account Receivables dell’8% su base trimestrale e del 57% su base 12 mesi, in ogni caso superiore al relativo incremento di fatturato.
Nell’ultima riga ho sintetizzato il tutto attribuendo un “punteggio” che riassume la percentuale di risultati positivi (“+”) sul totale dei parametri rilevati.

Vediamo i multipli di mercato e di redditività alla luce degli ultimi dati:


 -Indici di redditività ancora molto interessanti (ROE al 22,7% e ROA al 14,90%) entrambi ben superiori alle medie storiche.
- P/E ratio pari a 10, secondo me molto allettante per il settore growth nel quale opera SanDisk e giustificato soltanto da basse prospettive di crescita.
- P/FCF pari a 8,3 (idem come sopra)
- Anche la situazione finanziaria rimane solida con un Current Ratio di 4,2 ed un Quick Ratio di 3,6.

Il titolo ha corso molto durante il 2010 con una performance di oltre il 70%.
Probabilmente i dati deludenti dell’ultimo trimestre hanno spinto gli operatori prendere beneficio dei cospicui guadagni realizzati.
Rimane un titolo che seguirò da vicino, con particolare attenzione alle dinamiche del fatturato e dei margini reddituali.

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Alla prossima...



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