Il "Trend Monitor" registra due variazioni rispetto alla chiusura della settimana precedente:
- Il Crude Oil torna in configurazione long su tutti i time-frame, grazie ai noti eventi politici in atto soprattutto in Libia
- L'argento, come anticipato nel mio post dello scorso week-end, torna in configurazione long sul grafico giornaliero con il "bullish cross" delle medie più veloci (21 e 50 periodi).
Ecco la tabella aggiornata:
In questi giorni sono preso dallo studio delle trimestrali di alcuni titoli che sto seguendo, soprattutto in Usa. Prossimamente alcune analisi.
Alla prossima...
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"Fare previsioni è difficile. Soprattutto se riguardano il futuro."
(Niels Bohr, premio Nobel per la fisica)
domenica 27 febbraio 2011
Trend Monitor: aggiornamento al 25 febbraio 2011
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domenica 20 febbraio 2011
Trend Monitor: aggiornamento al 20 febbraio 2011
Nessuna variazione nel “Trend Monitor” rispetto alla scorsa settimana.
Da monitorare la situazione dell’argento, che merita un approfondimento (vedi articolo: nuovi massimi per l'argento).
Ecco la tabella aggiornata al 18 febbraio:
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Nuovi massimi per l’argento: ripresa del trend?
Settimana all’insegna degli acquisti per l’argento.
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Silver Spot - Daily |
Dopo la rottura al ribasso della base del precedente “range” in area 28$ mi aspettavo almeno un test del supporto a 25$.Invece sono ripresi gli acquisti con la formazione di un doppio minimo in area 26,50$. La figura sembra essersi confermata durante la scorsa settimana con il superamento deciso dei precedenti massimi in area 31$.
Le medie mobili più brevi girano al rialzo e sono prossime all’incrocio long.
L’evento è importante per due motivi in particolare: da un lato i corsi navigano in territori mai esplorati negli ultimi 30 anni (massimo dal 1980) e l’assenza di resistenze grafiche (se non psicologiche) potrebbe alimentare ulteriormente la corsa al metallo da parte di trader e investitori in cerca di segnali precisi; dall’altro il completamento della figura grafica del doppio minimo ha come target immediato l’area 35,5$.
L’impostazione rialzista è confermata sul time-frame settimanale, dove l’incremento dei corsi dell’8,70% è ben supportato da una candela long-white che non sembra lasciare alcun dubbio sulla ripresa del trend. Tutto tende al sereno: i prezzi hanno testato la media mobile a 21 settimane ed hanno ripreso la strada del rialzo segnando nuovi massimi.
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Silver Spot-Weekly |
L’argento conferma la sua forza anche nei confronti del “gemello” oro, con la forza relativa in vertiginoso aumento.
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Silver Spot-Forza relativa su Oro |
La dottrina del "trend following" impone una strategia LONG...
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mercoledì 16 febbraio 2011
HANSEN NATURAL CORP – Un’ azione indispensabile
Pochi giorni fa avevo pubblicato uno screening momentum sui titoli USA del settore “Food & Beverage”. Casualmente ho letto proprio ieri un’intervista al gestore Rajiv Jain , della quale mi ha colpito in particolare questa affermazione:
«Nei prossimi anni guadagnerà in borsa soprattutto chi acquisterà titoli di aziende che producono cose che si possono bere, mangiare, fumare, tenere nel bagno o utilizzare per il tempo libero».
Questa conferma capita proprio nel momento in cui sto cercando possibili “market beaters” in settori difensivi e con prodotti indispensabili.
L’attuale trend dei mercati non mi convince perché non è nient’altro che la più ovvia conseguenza della mancanza di alternative redditizie e l’effetto più visibile dell’immissione di “fake money”.
Non vorrei star fuori dal mercato, ma cerco di difendermi…
Un titolo che mi piace particolarmente è Hansen Natural Corporation (HANS), attiva nello sviluppo, distribuzione e vendita di bevande analcoliche quali succhi di frutta, bevande multivitaminiche, energy drinks, ecc…
Vediamo un po’ di numeri attraverso questa tabella che riassume i dati essenziali ed attribuisce un punteggio di valutazione finale (rating):
Tutti dati sono riferiti all’ultimo trimestre disponibile (settembre 2010).
Nota del 20 febbraio 2011 - Ho inserito un prospetto che tiene conto anche dei parametri Dividend Yeld% e "sostenibilità dividendi".
Nota del 20 febbraio 2011 - Ho inserito un prospetto che tiene conto anche dei parametri Dividend Yeld% e "sostenibilità dividendi".
Redditività sia storica che trailing molto interessante con ROE al 33% e ROA al 24%.
Tasso di crescita degli utili negli ultimi 5 anni del 59% ed ulteriore crescita del 17% rilevata nell’ultimo trimestre, anno su anno.
Anche le stime confermano le prospettive di crescita degli utili sia per l’anno corrente che a lungo termine (18% e 9,6% rispettivamente).
Situazione patrimoniale e finanziaria molto solida: LT Debt/Equity praticamente a zero, Current Ratio pari a 6 (!!) e FCF positivo.
Il titolo non si può definire sottovalutato (perché speriamo ancora di trovare un titolo vincente & sottovalutato?...): P/E attuale a 24,5 e P/E forward a 20,75, non da “bargain” ma giustificati da un ROE (netto) molto elevato.
PEG di 1,36 sulla stima degli utili per l’anno in corso e pari a 0,41 sulla crescita degli utili passati (più affidabili perché reali e non influenzati dagli umori degli analisti).
FCF yeld% non esaltante ed inferiore al tasso “risk free”.
Rating complessivo pari a 0,75 (massimo “1” ).
La performance di circa +40% nell’ultimo anno fa rientrare questo titolo anche tra quelli selezionati con criteri momentum (vedi articolo "Selezione azioni Food & Beverage Usa").
In conclusione:
Hansen Natural Corporation mi piace perché fa parte di un settore stabile, vende prodotti “indispensabili”, poco influenzati dal ciclo economico e “trendy”.
Ha alle spalle tassi di crescita di utili e fatturato a due cifre e prospettive (stime) positive per il futuro, situazione finanziaria solida, redditività eccellente e multipli ancora sostenibili.
Da seguire.
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domenica 13 febbraio 2011
Il sentiment dei mercati: aggiornamento all’ 11 febbraio 2011
Consueto aggiornamento del week-end sul “sentiment” dei principali mercati finanziari, che da oggi chiamerò, più correttamente, “trend monitor”.
Da segnalare una sola variazione rispetto alla scorsa settimana:
il Crude Oil passa da long a neutral sul grafico giornaliero. Rimangono immutate tutte le altre osservazioni.
Ecco la tabella aggiornata alle chiusure dello scorso Venerdì 11 febbraio:
Questa invece la situazione alla scorsa settimana: (trend monitor al 5 febbraio 2011)
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mercoledì 9 febbraio 2011
Selezione azioni “Food & Beverage” Usa
Vi propongo il risultato di uno stock screening effettuato attraverso un mix di criteri fondamentali e di momentum. I titoli che hanno superato questa prima prova saranno poi ulteriormente filtrati applicando criteri prettamente di tipo fondamentale ed in particolare di crescita in termini di utili su più orizzonti temporali, senza dimenticare i multipli di mercato (un adattamento del noto metodo Canslim…)
Proporrò i risultati definitivi successivamente all’analisi che effettuerò dopo l’uscita delle ultime trimestrali.
Ecco intanto i risultati del primo screening ed i criteri adottati (dati rilevati all’8/02/2011):
Symbol | Company Name |
SAM | Boston Beer Company, Inc. |
BCPC | Balchem Corporation |
HANS | Hansen Natural Corporation |
BG | Bunge, Ltd. |
ABV | AmBev |
Settore: Food & Beverage Usa
LT debt to equity ratio (debito a lungo termine/patrimonio netto)<= 0,55
Revenue Growth Rate last 3yr (crescita fatturato ultimi 3 anni) >0
EPS Growth Rate last 3 yr (crescita utili ultimi 3 anni) >0
26 week price change% (variazione % prezzo a 26 settimane): valore assoluto
26 week price change% (variazione % prezzo a 26 settimane): valore assoluto
Ordino i titoli ottenuti secondo la variazione percentuale del prezzo rilevata nel periodo scelto ed a ciascuno assegno un numero progressivo (Rank).
Calcolo la Forza Relativa di ciascun titolo attraverso questa formula:
Forza Relativa= (Rank/N.Titoli)x100
Ottengo quindi una numerazione con base “100” e seleziono soltanto i titoli che si trovano nei primi due centili (forza relativa maggiore o uguale di 80).
La lista ottenuta è la base per passare alla fase successiva nella quale scendo nel dettaglio ed analizzo la crescita degli utili, la presenza di Free Cash Flow, il multiplo P/E attuale rispetto ai valori degli ultimi anni, un indice finanziario ed altro (che illustrerò a selezione conclusa dopo la pubblicazione delle trimestrali).
Analizzo poi i grafici delle azioni reduci dalla ferrea selezione e decido di acquistare quelle che presentano una situazione favorevole ad un rialzo dei corsi dal punto di vista prettamente tecnico.
Il metodo prevede una revisione su base trimestrale e la vendita dei titoli la cui forza relativa è scesa sotto il livello di 80. I “nuovi” titoli entrati a far parte della selezione vengono ovviamente sottoposti all’analisi con i criteri fondamentali esposti.
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sabato 5 febbraio 2011
Analisi settimanale dei mercati al 5 febbraio 2011
Iniziamo l’analisi tecnica settimanale dal nostro indice FTSEMIB.
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Niente di nuovo, o quasi… Il trend è chiaramente impostato al rialzo, con l’ultima “gamba” iniziata lo scorso 11 gennaio che si presenta particolarmente ripida. Nella settimana l’indice ha raggiunto nuovi massimi di periodo ed ha rotto al rialzo il precedente trading range. La seduta di Venerdì si chiude con una “inside bar” di indecisione. Nulla di eclatante, ma per gli amanti dei pattern questa configurazione ha qualche significato…(ingresso short sulla rottura dei minimi della inside bar??)..
Il quadro comunque è invariato e, a meno di sconvolgimenti, l’obiettivo potrebbe essere l’area 23.500, massimi dell’aprile 2010.
Io spero in una pausa che mi possa fornire un punto di ingresso con un rapporto rischio/rendimento almeno ragionevole,ma per adesso si continua a salire…
Passiamo all’indice europeo Eurostoxx50.
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Qui la situazione un po’ cambia. L’indice ha toccato con sorprendente precisione il precedente massimo di aprile 2010. Ha disegnato una candela doji di forte indecisione sia il giorno del massimo (martedì) che nella seduta di venerdì.
La tentazione di una rapida puntata short è forte, ma si tratterebbe di anticipare il mercato (che non ha fornito segnali in tal senso) e di un’operazione contro-trend…
Aspetterei almeno una configurazione più chiara, tipo consolidamento in range e successiva rottura, oppure uno 1-2-3 high, ecc…
Volgendo lo sguardo oltreoceano vediamo come lo Sp500, zitto zitto, chiuda la settimana toccando un nuovo massimo di periodo…
Insomma i ribassisti ad oltranza continuano a gridare al disastro mentre il mercato sembra dilettarsi a smentirli ogni giorno.
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Cambiamo campo e notiamo che il Future sul Bund continua nel suo evidente ribasso, confermato con grande precisione dal rapido test di conferma della rottura della trendline di medio periodo.
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La settimana prossima si preannuncia molto importante per i mercati azionari, alle prese con resistenze grafiche e precedenti massimi che potrebbero arrestarne l’impetuosa salita. Vediamo quale sarà il catalizzatore che gli operatori sceglieranno per prendere profitto dei lauti guadagni.
Da monitorare con attenzione.
Alla prossima…
Il sentiment dei mercati: aggiornamento al 5 febbraio 2011
Ecco il consueto aggiornamento settimanale del “sentiment” dei principali mercati finanziari.
Per vedere come sono determinati i trend primari puoi leggere questo articolo.
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Queste sono le variazioni intervenute nel periodo:
- SPMIB cambia da SHORT a LONG la sua configurazione di long term sul time-frame giornaliero. Cambia anche la situazione sul grafico settimanale con l’incrocio (millimetrico!!) della mm21 con la mm50 sul time frame “mid term”.
- I metalli preziosi (Gold e Silver) passano a “neutral” da long, sul time-frame giornaliero.
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venerdì 4 febbraio 2011
Analisi grafica dei mercati-il punto del 5 febbraio 2011
Settimana impegnata in qualche "divagazione" sul Forex (bilancio positivo...).
Sto preparando un pò di grafici con relativo punto della situazione, da postare nel week-end.
Vediamo se ne ricaviamo qualcosa di utile per la nostra operatività...
Sto preparando un pò di grafici con relativo punto della situazione, da postare nel week-end.
Vediamo se ne ricaviamo qualcosa di utile per la nostra operatività...
martedì 1 febbraio 2011
SanDisk punita dal mercato – analisi dei dati dell’ultima trimestrale
Lo scorso venerdì 28 gennaio, dopo l’anticipazione dei dati sull’ultimo trimestre del 2010, il titolo della società SanDisk (SNDK) è stato punito fortemente dal mercato con un ribasso di quasi il 9% in una sola seduta.
Ho preparato “al volo” una check list che riassume i principali dati rilevati nell’ultimo trimestre, evidenziando le variazioni rispetto al trimestre precedente e sugli ultimi 12 mesi .
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Nota: per gli EPS ho indicato il dato Non-Gaap che in questo caso considero più conservativo poichè non tiene conto di benefici fiscali straordinari. |
Delude invece il dato sugli Account Receivables (i crediti) che crescono di quasi il 57% a fronte di un incremento inferiore del fatturato (35%).
Dal confronto con il trimestre precedente (Q3 2010) ne esce invece un quadro a tinte più “fosche”, con un evidente rallentamento della crescita.
Bene il fatturato in salita del 7%. Deludono invece tutti gli altri indici.
Interessante a mio avviso concentrare l’attenzione su due dati in particolare: il Gross Margin e la variazione degli Account Receivables.
I titoli del settore “data storage” (vedi anche Seagate e Western Digital) sono particolarmente sensibili alle dinamiche domanda-offerta e soprattutto all’andamento dei prezzi del prodotto sul mercato. E’ infatti un settore sicuramente in crescita (legato al trend dei Tablet, smartphone, ecc…nel caso delle SSD), ma molto competitivo e ogni pressione sui prezzi influenza sensibilmente i conti economici delle aziende produttrici.
Gli stessi vertici di SanDisk hanno comunicato che nell’ultimo trimestre 2010 il prezzo medio per Gigabyte delle unità di memoria ha segnato un -15% rispetto al trimestre precedente ed un -30% su base annuale (!!).
Da qui la discesa del gross margin, pari al 43,4% nell’ultimo trimestre, contro un 52% del trimestre precedente e le stime degli analisti che si aspettavano un margine del 45,2%.
In secondo luogo gli Account Receivables, ovvero i “nostri” crediti verso clienti.
E’ un parametro su cui pongo grande attenzione poiché rientra tra quei segnali di allarme che è bene monitorare tra le pieghe dei bilanci (in questo caso il cash flow statement).
Infatti un aumento dei crediti superiore all’aumento del fatturato (ovviamente nello stesso periodo) può essere sintomo di due situazioni negative: in entrambi i casi l’azienda ha l’obiettivo di incrementare il dato sul fatturato in un determinato periodo e, per fare questo, può concedere ai clienti dilazioni di pagamento troppo “generose” (da cui l’aumento dei crediti più che proporzionale rispetto al fatturato) oppure “gonfiare” il fatturato anticipando le vendite (che in realtà vanno ad aumentare i crediti e non la “cassa”).
Nel caso di SanDisk un articolo pubblicato su Motley Fool rileva un aumento di circa il 27%, mentre le mie analisi evidenziano un aumento degli Account Receivables dell’8% su base trimestrale e del 57% su base 12 mesi, in ogni caso superiore al relativo incremento di fatturato.
Nell’ultima riga ho sintetizzato il tutto attribuendo un “punteggio” che riassume la percentuale di risultati positivi (“+”) sul totale dei parametri rilevati.
Vediamo i multipli di mercato e di redditività alla luce degli ultimi dati:
- P/E ratio pari a 10, secondo me molto allettante per il settore growth nel quale opera SanDisk e giustificato soltanto da basse prospettive di crescita.
- P/FCF pari a 8,3 (idem come sopra)
- Anche la situazione finanziaria rimane solida con un Current Ratio di 4,2 ed un Quick Ratio di 3,6.
Il titolo ha corso molto durante il 2010 con una performance di oltre il 70%.
Probabilmente i dati deludenti dell’ultimo trimestre hanno spinto gli operatori prendere beneficio dei cospicui guadagni realizzati.
Rimane un titolo che seguirò da vicino, con particolare attenzione alle dinamiche del fatturato e dei margini reddituali.
Articoli interessanti su SanDisk:
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