"Fare previsioni è difficile. Soprattutto se riguardano il futuro."
(Niels Bohr, premio Nobel per la fisica)

sabato 30 aprile 2011

Tactical Asset Allocation: inizia l’aggiornamento mensile

Prima di tutto...leggi il Disclaimer!

Con questo post inauguro una nuova “rubrica” del Blog, dedicata al monitoraggio di una “Tactical Asset Allocation”, una semplice strategia di investimento basata sull’osservazione della relazione tra il prezzo dello specifico strumento e la sua media mobile a 10 mesi. Questo studio ha l'obiettivo di testare sul campo la validità di un semplice sistema di gestione dinamica del portafoglio.
La strategia che seguirò per questo studio è ispirata a quella illustrata nei dettagli da Mebane T. Faber ed Eric Richardson nel libro “The Ivy Portfolio” (puoi scaricare gratuitamente il paper "A quantitative approach to Tactical Asset Allocation"), che nelle sue numerose varianti è molto diffusa in Rete e sulla quale potete trovare tante informazioni (soprattutto in inglese). Un’altra fonte di informazioni è il blog Dshort.com che dedica una sezione e regolari aggiornamenti alla strategia.
Di seguito i criteri adottati per lo studio della strategia:
  • scelgo delle Asset Class rappresentative dell’”universo finanziario”: titoli di Stato, azioni, Commodities, Real Estate, Metalli preziosi.
  • gli strumenti (salvo eccezioni) sono ETF quotati presso la Borsa Italiana
  • utilizzo una media mobile semplice a 200 giorni (o 10 mesi, ma non cambia molto)
  • la strategia è di lungo periodo e serve per cogliere le grandi tendenze e fuggire dai “bear market”, quindi: verifico la posizione del prezzo rispetto alla sua media mobile nell’ultima seduta utile di ogni mese. Ogni eventuale segnale intermedio viene ignorato (si filtra così la volatilità ed il “rumore di fondo” tipico dei mercati).
  • se il prezzo (alla chiusura mensile) ha superato al rialzo la sua media mobile diventa "invested",  altrimenti rimane “cash” se il prezzo è al di sotto della media stessa.
  • per quanto riguarda il “position sizing” dedico ad ogni strumento la stessa somma, con revisione ed eventuale bilanciamento annuale
  • per l’uscita dalla posizione (a differenza di quanto prevede la strategia di Faber che attende il cross al ribasso del prezzo con la media mobile) si applica uno stop loss iniziale (che tengo a protezione del capitale comunque, a prescindere dal cross della mm. E' improbabile che lo stop scatti perchè se il titolo ritraccia di oltre il 10% dopo il segnale, si verifica il cross della mm e quindi si chiude la posizione) ed un  trailing stop che “scatta” solo al raggiungimento di una determinata percentuale di guadagno che stabilisco all’inizio. Ovviamente se dopo l'apertura della posizione verifico (solo a fine mese) il cross al ribasso del prezzo con la media mobile, si chiude la posizione.Riassumendo chiudo la posizione se, a fine mese: 1- Scatta il segnale "stop loss" oppure 2- Scatta il segnale "trailing stop" oppure 3- Il prezzo si trova sotto la sua media mobile. 
Aggiornamento al 20 aprile 2013: dopo due anni di costante studio di questa strategia, continuo a riflettere sull'opportunità di applicare o meno un trailing stop. Se da un lato permette di "incassare" con frequenza i gain realizzati, dall'altro rischia di snaturare la strategia che ha, secondo me, l'obiettivo di cogliere i macro trend (ed evitare i "crolli"). Con lo stop il rischio concreto è invece di uscire dal mercato durante una correzione per poi vedere lo stesso ripartire, proprio grazie alla forza dirompente di quel trend che il sistema vorrebbe invece cogliere e sfruttare appieno. Dopo un'eventuale uscita in stop, si crea poi il problema di stabilire un criterio per  riaprire la posizione sullo strumento che successivamente riprende il trend rialzista. Per migliorare ancora le performance di questa strategia sarebbe pertanto interessante differenziare la strategia di uscita da una posizione, rispetto a quella di ingresso.

Ecco di seguito la tabella aggiornata alla chiusura del 29 aprile, ultima seduta utile del mese (tra parentesi i ticker degli Etf scelti):
A sx le AssetClass con i relativi etf. Nelle colonne di destra le distanze dei prezzi dalla mm200 e la variazione della mm200 su base mensile.

Alcune considerazioni:
La “Tactical Asset Allocation” è una (valida) alternativa al classico “buy & hold” ed è adatta a cogliere i macro-trend. La tabella infatti non fa altro che confermare tutte le tendenze in atto.
Le distanze dalla media mobile e le variazioni delle stesse distanze su base mensile indicano la forza del trend.
Rispetto al mese precedente non ci sono cambiamenti di stato (nessuno strumento ha effettuato il “cross” della media mobile), mentre è interessante notare come l’ETF sui mercati emergenti si stia avvicinando alla sua mm200, che prosegue al rialzo. Potrebbe scattare il segnale Sell (ovvero da invested a cash)  già dal prossimo mese.
L’ETF sull’argento corre ad una distanza importante dalla sua media mobile (+59%), confermando da un lato la forza del trend e dall’altro segnalando una probabile situazione di eccesso che potrebbe preludere quantomeno ad una correzione.
Per quanto riguarda la categoria “Titoli di Stato” (in particolare Europa) la media mobile si sta appiattendo, mentre i prezzi,su base mensile, tentano un avvicinamento alla stessa: per adesso nessun segnale operativo, ma forse un “campanello d’allarme” di un possibile rimbalzo (attenzione perchè la mm200 è un'ottima resistenza...).

Una “chicca” finale: sul sito EtfPlay.com attraverso il “Moving Average Backtest” potete testare le performance di questa strategia su alcuni Etf Usa…Non male, vero??

Alla prossima…

Se non lo hai ancora fatto...leggi il Disclaimer!


domenica 24 aprile 2011

Trend monitor al 22 aprile 2011 e considerazioni sui mercati finanziari

Domenica di Pasqua con breve “punto della situazione” sui mercati finanziari, mentre fervono i preparativi per il consueto e tradizionale pranzo in famiglia.
Il “Trend Monitor” al 22 aprile scorso ci fornisce soprattutto delle conferme di una situazione sotto gli occhi di tutti:

Indici Usa ancora Long con forza (SP500 rientra in zona long dopo una breve escursione in fase neutral).
Il Dax ha di nuovo incrociato long su base daily, mentre il nostro SPMIB è ancora neutral, nonostante il rimbalzo delle ultime sedute.
Crude Oil ancora “Super-Long” – idem Oro e Argento che ormai sembrano inarrestabili (?) con i prezzi ben al di sopra di tutte le medie mobili.
Le medie mobili più veloci registrano il “rimbalzino” dei Treasury Usa (10yr e 30yr), mentre il future sull’EuroBund, nonostante il rimbalzo, rimane per adesso in fase short.
Alcune considerazioni di carattere generale.
L’analisi grafica è molto chiara e si riassume proprio in quanto detto sopra: azioni, commodities e metalli preziosi ancora UP, bond DOWN.
I minimi dell’azionario registrati nella metà di marzo hanno per il momento rappresentato un’occasione di acquisto e la successiva reazione ha certamente fatto “piangere” molto shortisti. 
Questo è un importante segnale di forza che deve essere, almeno in Europa, confermato con il superamento dei precedenti massimi di febbraio (area 7.400 per il Dax, 3.070 per l’Eurostoxx 50, 23.180 per l’SPMIB, ecc…), mentre il Dow Jones ha già fornito il segnale in tal senso.
I segnali provenienti dal fronte fondamentale e macro (dati economici e earnings) sono contrastanti. 
Se osservo la situazione reale che vivo ogni giorno e registro gli umori prevalenti di imprenditori, professionisti et similia, mi stupisce vedere un indice come il Nasdaq 100 addirittura sopra i valori del 2007 (pre-crisi), oppure il Dow Jones e l’SP500 che hanno praticamente raddoppiato il loro valore dai minimi di marzo 2009.
Ma noi siamo qui per osservare e registrare, non per interpretare o, peggio ancora, prevedere; quindi prendiamo atto e cerchiamo di cavalcare l’onda, pronti a cogliere i segnali di eventuale inversione.
La mia strategia sull’azionario si adatta alla situazione: i mercati in genere non sono “a sconto” (anzi) e quindi mi dedico da un lato alla selezione di singoli titoli con criteri fondamentali e di “momentum, dall’altro all’osservazione di grafici e trend di medio-lungo termine per investimenti in varie asset class attraverso i versatili ed economici Etf.
Le obbligazioni rimangono in un trend ribassista di medio periodo ed i rimbalzi periodici per il momento sono occasioni di alleggerimento per chi fosse investito in questi strumenti. Con i rendimenti attuali e le aspettative sui tassi di interesse non rappresentano un’alternativa all’azionario. E’ la “paura” a provocare i suddetti rimbalzi.
Veniamo al Crude Oil. Se crediamo alla correlazione positiva tra prezzo del petrolio e crescita economica, i segnali in questo caso sono inequivocabili. Il trend dei prezzi è long, senza “se” e senza “ma”: graficamente non ci sono ostacoli significativi verso un ritorno sui massimi del Luglio 2008, con teorico spazio di crescita di quasi il 30% (!!).
Anche per quanto riguarda Oro e Argento la situazione è talmente evidente ed univoca che può far paura. Non ho posizioni sui due metalli che tante soddisfazioni stanno dando a chi li ha seguiti, e credo che non entrerò. Ho perso un treno e non intendo tentare di salirci in corsa (e che corsa…). 
In questo caso devo fare un doloroso “mea culpa”. 
In un precedente articolo (“Nuovi massimi per l’argento….”) avevo segnalato (non previsto…) la ripresa del trend, da cogliere con eventuale ingresso in area 32$. Non l’ho fatto e adesso siamo già in area 46,50$, con un (mancato) gain del 40% in circa due mesi!!. Perché non sono entrato? Mi sono fatto influenzare da fattori esterni: letteralmente “tremo” quando vedo che una tendenza inizia a pervadere le masse ed i segnali ci sono (si parla di Oro ovunque ed ormai la quotazione è sulla Home di Yahoo finanza e perfino nella pagina economica del TG5!!!). 
Ho vissuto (non in teoria, ma in pratica) la Tech-Bubble di fine millennio e mi ricordo bene i numerosi sintomi della bolla, che al momento (ero troppo giovane ed immaturo) non seppi cogliere: i cronisti entusiasti per i +3-4% giornalieri di titoli quali Tiscali ed Ebiscom (eh, eh…che sbornie con questa roba…), i nuovi massimi del Nasdaq, il dentista con il televideo fisso sulla pagina delle quotazioni (aveva comprato Cofide su una soffiata dell’amico bancario) e l’”esperto” dei paese che non lesinava consigli sulle vecchie BipopCarire…
Poi sappiamo com’è andata a finire….
Detto questo, per adesso mi lecco le ferite per la sciagurata decisione…pertanto…
rileggo la LEZIONE n°1: disciplina, segui il metodo, follow the trend, compra sulla forza, i grafici non mentono, ecc…ecc…

Alla prossima e…..Buona Pasqua a tutti!



venerdì 15 aprile 2011

Come guadagnare con gli SmartPhone


Eh, eh…so già che questo titolo mi porterà una valanga di traffico de-targetizzato (questa è per gli amanti della Seo…).

A parte gli scherzi, dopo mesi nei quali ho spulciato bilanci per scovare i migliori candidati dell mio prossimo “portafoglio tecnologico”,  ho trovato questo nuovo ETF (quotato in Dollari Usa) che offre la possibilità di investire in società coinvolte nell’inarrestabile business degli SmartPhone (li conoscete, vero?).


Il First Trust NASDAQ CEA Smartphone Idx (FONE) replica passivamente (nel più classico Etf style…) l’indice NASDAQ OMX CEA Smartphone.
Ecco la overview dell’indice, tratta direttamente dal sito Nasdaq OMX:
The NASDAQ OMX CEA Smartphone Index is designed to track the performance of companies engaged in the Smartphone segment of the telecom and technology sectors. The Index includes companies primarily involved in the building and design of handsets, hardware, software, and mobile networks associated with the development, sale, and usage of Smartphone’s. A Smartphone is defined as a wireless, mobile communication device offering advanced capabilities and functionalities, including web access, through the use of an identifiable operating system.”
L’indice opera un’ulteriore selezione all’interno del settore della Tecnologia e Telecomunicazioni, concentrandosi su aziende  che sono coinvolte nel segmento degli SmartPhone; si tratta quindi di produttori di apparecchi, di sviluppatori dei relativi software, componenti hardware, gestori di Reti e più in generale di aziende che svolgono tutte le attività correlate allo sviluppo, la vendita e l’utilizzo degli SmartPhone.
L’indice è di tipo “globale” con le aziende Usa rappresentate al 45% circa, seguite da quelle di Taiwan (11%) e Giappone (9%). La capitalizzazione delle aziende deve essere superiore a 250 milioni di $ e la media a 3 mesi dei volumi trattati quotidianamente deve essere pari almeno ad un milione di $ (vedi dettagli dell'ETF sul sito dell'emittente First Trust).
Pur trattandosi di un paniere molto specifico, non mancano le differenze nella lista dei titoli che lo compongono. Si trovano infatti noti produttori quali Htc Corp., LG Electronics, Research in Motion, mentre non manca una rappresentanza nel settore semiconduttori (Micron Technology, Stm, Arm Holdings, ecc…) ed un po’ a sorpresa non sfuggono titoli più tradizionali e maturi come Deutsche Telecom, France Telecom, Verizon e Telecom Italia (!).
Può essere uno strumento interessante per chi vuole un’esposizione in un settore che senza dubbio è soltanto all’inizio del previsto boom e non vuole rischiare la concentrazione su singoli titoli (o magari non ne vuole sapere di analizzare chilometri di bilanci e dati economici….).
L’orizzonte temporale di riferimento è sicuramente il lungo periodo e la rischiosità si può considerare medio-alta.
Insomma non è materiale per “cuori leggeri”, ma può riservare delle belle soddisfazioni  ai più coraggiosi e pazienti…

Quasi quasi inizio a liquidare lo short sull’obbligazionario (XSGL.MI) e celebro il mio ingresso nel mondo virtuale (perché nella realtà ne ho già uno---vedi foto in alto) degli SmartPhone

Alla prossima…


martedì 12 aprile 2011

Latitanza (temporanea...)

Ecco un segnale di vita...Ci sono eh!

Sto lavorando dietro le quinte ed ho trascurato il blog...mea culpa.
Mi dispiace soprattutto per i lettori che le statistiche mi segnalano ogni giorno in crescita.
In questo periodo ho fatto e sto facendo un pò di tutto: analisi fondamentale di titoli Usa, qualche temeraria operazione di trading con Covered Warrant (!!), operazioni con ETF, sto impostando una strategia di trading "lenta" per il forex ed ho anche volato in aliante per la prima volta...(fantastica esperienza---prevedo imminente iscrizione a scuola di volo...).
Tanta carne al fuoco, da tenere sotto stretto controllo...perchè con i soldi non si scherza (ed io ci metto dei miei...veri...niente teoria, ma tanta pratica...).

Una promessa: nuovi post a breve ed una maggiore regolarità futura...

Alla prossima...